LA CITTA’ DAI 1000 COLORI
Riflessioni post mostra d’arte contemporanea “La città dai 1000 colori”, di Mohamadou Ndoye Douts al Museo Africano di Verona.
Alessio: Fermiamoci a capire a pensare venerdì è stato ricco di sensazioni: senso di aperto senza limiti o regole
fermiamoci
anche dentro io volo come le macchine
Marco Ba.: Macchine in cielo, guidano….dove vogliono
Arianna: Senso di poter guardare dentro
parto per poi arrivare e sentire
donne rreeeeeaggggisconooooo donne potennti nel silenzio
Marco Ba.: donne buone, nel cuore, danno da mangiare dove ci sono le guerre
Luca: come Madre Tersa di Calcutta
Marco disegna una casa, una strada, una freccia…
Marco Bo.: ccasa strada freccia
La freccia indica…
Marco Bo.: direzione giusta
direzione desiderio
Luca: tante cose il misto di tutti i quadri diversi
Alessio: fermo a ascoltare sai sento che più
dentro abbiamo tanti colori lui li ha disegnati
Valentino: Mi è piaciuto il quadro verde attaccato via, al muro: verde, azzurro, cellulari.
Finestre sul mondo.
Claudia: Ero presa dai miei pensieri mi sembrava che fosse una catena.
Per terra c’era una cosa gialla, mi sembrava quasi una chiave che per me potrebbe essere stata la chiave di una porta che io chiamo la porta della mia felicità.
La signora che ha parlato dell’antenna del cellulare che non avevo mai sentito.
Rosa: Io quando sono entrata nella sala e Alberta mi ha fatto leggere un bigliettino dove c’era scritto ‘macchina’, io le ho chiesto come mai nel quadro giallo il pittore, ci avesse disegnato una macchina sul tetto. Lei mi ha detto che il pittore voleva volare ma io le ho risposto che le macchine hanno le ruote ma non le ali. Io le ho anche detto, che vanno verso il sole.
Lauretta: Io ho visto del quadro che era molto colorato e c’erano tanti animali e erano coloratissimi e c’erano uomini con le braccia aperte e tanti uccellini. Era una mostra molto bella, c’erano tantissimi quadri e non sapevo quale scegliere: poi l’ho visto davanti e subito dopo ho pensato di comprarlo ma costava molti soldi.
La cosa che mi ha colpito di più è che ho visto degli uomini davanti al video che costruivano delle case e dei palazzi, secondo me. Ho visto altri quadri che dopo noi ragazzi abbiamo fatto delle domande e che interessavano alla mostra; io le ho chiesto come fanno quelli che abitavano in quelle case, perché io non avrei mai visto una cosa meravigliosa…
Costantina: Ho visto tanti colori nei quadri appesi tutti in un miscuglio degli animali, macchine enormi, fili… non mi piace Picasso.
Paola: I me genitori morti, l’Annalisa, Luigia so mama… me piase la strada, vediamo una bella casetta. Dopo c’è gli alberi dopo ghè un bel viale, l’angela dice vien chì a vedere cosa c’è. Me fradel Angelo, me fradel Angelo el ga’ un pò de presìa… ghe’ un bel viale, do’ case nove col bel giardin davanti… bellissima.
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